Chi sono gli Zillennials: la generazione di mezzo tra Gen Z e Millennials

La contrapposizione tra Gen Z e Millennials è evidente: da una parte, troviamo i nativi digitali che hanno abbracciato TikTok e altre piattaforme di nuova generazione; dall’altra, coloro che sono cresciuti con Facebook e Twitter. La Gen Z predilige contenuti effimeri e visuali, mentre i Millennials sono più inclini a contenuti testuali e permanenti. In questo divario generazionale si trovano gli Zillennials, nati tra la fine degli anni '90 e i primi 2000, oggi tra i 20 e i 30 anni. Con caratteristiche “Border”, ossia di confine, gli Zillennials rappresentano un ponte tra queste due generazioni. Volete sapere quali? Scopriamole insieme.

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29 July, 2024

Zillennials e Lavoro: Flessibilità e Crescita Personale

In ambito lavorativo, gli Zillennials cercano flessibilità e opportunità di crescita non solo professionale ma anche personale. Secondo la ricerca di Deloitte, il 60% degli Zillennials privilegia ambienti di lavoro che offrono queste caratteristiche, dimostrando una chiara preferenza per datori di lavoro che supportano il work-life balance e promuovono una cultura aziendale inclusiva e rispettosa delle diversità.

Questo comportamento riflette una fusione di esperienze digitali e analogiche, creando una generazione ibrida che rappresenta il ponte tra i Millennials nostalgici e la Gen Z completamente digitalizzata. In questo scenario, gli Zillennials emergono come una forza dinamica e adattabile, capace di influenzare profondamente il mercato e la cultura contemporanea. Una ricerca Nielsen rileva inoltre che i Zillennials sono attratti da celebrità e marchi che promuovono un’immagine autentica e responsabile. Le strategie di marketing che mettono in evidenza pratiche sostenibili e messaggi di inclusività risuonano profondamente con questa generazione, che è molto attenta all’impatto sociale ed ecologico nelle sue scelte.

Gli Zillennials in un’Icona: Zendaya

Se dovessimo identificare una celebrità che incarna lo spirito degli Zillennials, questa sarebbe senza dubbio Zendaya. L’attrice rappresenta perfettamente una giovane donna che non appartiene né completamente alla Gen Z né ai Millennials. Il suo equilibrio tra modernità e tradizione la rende simbolo perfetto per coloro che si trovano in questa “terra di mezzo”.

Zendaya Maree Stoermer Coleman, nata nel 1996, si posiziona esattamente tra le due generazioni. Anche il suo percorso artistico riflette questa dualità. Ha iniziato la sua carriera con Disney Channel, interpretando Rocky Blue in Shake It Up (2010-2013), una serie che ha attirato un pubblico giovane, prevalentemente Gen Z. Tuttavia, è con il ruolo di Rue Bennett nella serie HBO Euphoria (2019) che ha consolidato la sua influenza. Euphoria affronta temi complessi e maturi come la dipendenza, la sessualità e l’identità, risuonando profondamente con gli Zillennials che navigano tra l’innocenza adolescenziale e la dura realtà adulta. Inoltre, il successo di Zendaya nei film Marvel, interpretando MJ nella nuova serie di film Spider-Man, la collega a una tradizione cinematografica che appassiona sia i Millennials che la Gen Z. Il suo stile versatile e la capacità di adattarsi a ruoli diversi riflettono le caratteristiche stesse degi Zillennials, che si adeguano con facilità a contesti diversi.

Un modo diverso di usare i Social Media

Il modo in cui gli Zillennials utilizzano i social media riflette la loro natura intermedia. Secondo un rapporto di We Are Social, YouTube domina la scena con il maggior numero di utenti attivi, seguito da Facebook e WhatsApp. Tuttavia, è TikTok, con una media di quasi 23,5 ore al mese per utente, a detenere il primato per il tempo speso sulla piattaforma.

Nonostante TikTok sia estremamente popolare, il 55% degli Zillennials utilizza l’app principalmente per guardare contenuti piuttosto che crearli, dimostrando un comportamento di consumo passivo e selettivo. Quest’abitudine è in netto contrasto con la Gen Z, che invece è molto più attiva nella produzione di video. Su Instagram, invece, gli Zillennials mantengono un’attenzione particolare all’estetica, curando i propri profili in modo dettagliato e il più possibile autentico. La piattaforma è utilizzata non solo per condividere momenti della vita quotidiana, ma anche per costruire una narrazione visiva coerente e piacevole.

Facebook, considerato ormai obsoleto dalla Gen Z, continua a essere rilevante per gli Zillennials. È utilizzato principalmente per mantenere i contatti con amici e familiari più “anziani” e per partecipare a eventi e gruppi. Secondo i dati, il 72% degli Zillennials possiede ancora un account attivo su Facebook, confermandone l’importanza come strumento di connessione. Il comportamento degli Zillennials sui social media è caratterizzato da un equilibrio tra il consumo passivo di contenuti e la cura estetica dei propri profili. Questa generazione dimostra una capacità unica di navigare tra vecchie e nuove piattaforme, influenzando il panorama digitale contemporaneo.

Clicktivismo e Cambiamento Climatico

Mentre le generazioni più vecchie sono note per la loro partecipazione robusta all’attivismo climatico attraverso manifestazioni e azioni dirette, la nuova ondata di “guerrieri del clima”, gli Zillennials, sembra preferire un diverso campo di battaglia: il mondo digitale. Essi sono fortemente coinvolti nelle questioni ambientali, collocandosi tra il 62% della GenZ e il 53% dei Millennials italiani, che ritiene di poter influire significativamente nella sfida della protezione dell’ambiente. Questa generazione non solo condivide il proprio impegno per le questioni ambientali attraverso i social, ma adotta anche abitudini di consumo sostenibili: 4 Zillennials italiani su 10 evitano il fast fashion, rinunciano ai voli aerei, seguono diete vegetariane/vegane e/o comprano auto elettriche.

Inoltre, gli Zillennials stanno emergendo come uno strumento chiave per migliorare l’equilibrio tra vita privata e lavoro, collocandosi a metà strada tra il 47% della GenZ e il 39% dei Millennials che vedono in essa un potenziale miglioramento del work-life balance. Tuttavia, meno della metà degli intervistati ritiene che i propri datori di lavoro li stiano formando adeguatamente, evidenziando un gap significativo soprattutto nella preparazione tecnologica.

Equilibrio Zillennials, tra tecnologie emergenti, sostenibilità e crescita personale

Secondo la tredicesima edizione della GenZ e Millennial Survey di Deloitte, gli Zillennials si distinguono per la loro capacità di bilanciare l’uso delle tecnologie emergenti con un forte impegno verso la sostenibilità e la crescita personale. Questo equilibrio è riflesso nel loro approccio al lavoro, alla vita e ai consumi.

Uno studio di McKinsey ha evidenziato che un alto numero di Zillennials cerca autenticità e sostenibilità nei marchi che scelgono, con il 63% di loro che valuta attentamente l’impatto ambientale e sociale delle loro scelte di acquisto. Questa consapevolezza si traduce in una preferenza per il second-hand e per capi di abbigliamento prodotti in modo etico, allontanandosi dal fast fashion che ha dominato le scelte delle generazioni precedenti. Il second-hand è diventato la “terra promessa” di ogni Zillennials che si rispetti.

Questa tendenza verso la sostenibilità non significa rinunciare allo stile. Al contrario, gli Zillennials stanno ridefinendo la moda con un approccio innovativo che unisce estetica e responsabilità. Ad esempio, molti scelgono abiti vintage che non solo riducono l’impatto ambientale, ma offrono anche l’opportunità di creare look unici e personalizzati. Inoltre, la preferenza per la qualità rispetto alla quantità sta portando a un ritorno a capi di abbigliamento duraturi e ben fatti. Naturalmente, tutto questo ha un notevole impatto anche sul modo di vestire. Gli esponenti di questa generazione si trovano spesso a fare i conti con il sentirsi troppo giovani e fuori contesto se volessero indossare un qualsiasi fashion trend che impazza su TikTok, ma neanche vogliono adattarsi a uno stile troppo simile a quello dei propri genitori. No shorts, ma neanche jorts; no mini skirt, ma neanche gonne longuette. Una via di mezzo, per un Zillennial, è sempre la risposta.

In Fuga dal Consumismo

Le nuove generazioni si trovano spesso a dover conciliare l’attivismo ambientalista con l’uso smodato dei social media, che troppo spesso le ha portate vittime dell’iperconsumismo. Ma gli Zillennials e la Gen Z, con la loro consapevolezza matura e un approccio più ponderato, stanno riscrivendo le regole del gioco.

In passato, la pressione di apparire sempre alla moda ha spinto molti giovani a cedere alle tentazioni di capi di abbigliamento economici e di breve durata, prodotti di make-up a basso costo e gadget tecnologici che diventavano rapidamente obsoleti. Le piattaforme di social media, con i loro incessanti flussi di nuovi trend, hanno amplificato questo fenomeno, promuovendo acquisti continui. Tuttavia, questa tendenza ha avuto un costo ambientale enorme e ha contribuito a creare una cultura di consumo usa e getta.

Oggi, la Gen Z e gli Zillennials stanno mostrando un lato diverso del consumismo. Queste generazioni sono già abbastanza mature da prendere decisioni più ponderate, influenzate da una maggiore consapevolezza ambientale e da una capacità di spesa decisamente diversa. La loro attenzione va oltre il semplice atto di acquistare: sono attenti alle storie dietro i marchi, alla trasparenza delle pratiche aziendali e all’impatto ambientale di ogni prodotto, che si tratti di abbigliamento, make-up, elettronica o arredamento.

Gli Zillennials, in particolare, cercano un equilibrio tra stile, qualità e sostenibilità. La loro tendenza a optare per capi di abbigliamento second-hand, prodotti di make-up eco-friendly e tecnologia durevole riflette un cambiamento significativo nelle dinamiche di consumo. Questi giovani non si accontentano di belle parole; vogliono azioni concrete. I marchi che non riescono a rispondere a queste aspettative rischiano di perdere la loro fedeltà.

Nel settore dell’abbigliamento, ad esempio, la preferenza per il second-hand e per i capi prodotti eticamente sta crescendo. Nel mondo del make-up, i prodotti eco-friendly e cruelty-free stanno diventando una regola imprescindibile. Per quanto riguarda l’elettronica, gli Zillennials sono più inclini a investire in dispositivi durevoli e riparabili piuttosto che nei gadget usa e getta. Verificano attentamente che questi prodotti non siano frutto di sfruttamento di manodopera, controllando la provenienza e le condizioni di produzione per assicurarsi che rispettino standard etici e sostenibili. Anche l’arredamento non è immune a questa tendenza: la preferenza si sta spostando verso mobili di qualità, magari vintage o fatti con materiali sostenibili.

In questo nuovo panorama, i marchi devono adattarsi e rispondere a queste nuove esigenze per rimanere rilevanti. Non si tratta solo di vendere un prodotto, ma di costruire una relazione basata su fiducia, autenticità e rispetto per l’ambiente. Solo così potranno conquistare e mantenere la fedeltà di Zillennials e Gen Z, che cercano esperienze di consumo che rispecchino i loro valori e la loro visione del mondo

Il potenziale del marketing sportivo per Zillennials e Gen Z

Molto è stato detto sui Millennials, sulla Generazione X e sui Baby Boomers, ma che dire della Generazione Z e degli Zillennials? Nel mondo dello sport, squadre e sponsor devono fare di più per connettersi efficacemente con questi giovani consumatori, che stanno entrando nell’età adulta con potere d’acquisto autonomo.

La Generazione Z, nota anche come post-Millennials, comprende i nati tra il 1997 e il 2015. Cresciuti con Internet, telefoni cellulari e social media, i Gen Z condividono con i Millennials un ambiente tecnologicamente avanzato. Tuttavia, quando si parla di sport, i giovani adulti di questa generazione (18-20 anni) preferiscono il basket professionistico e il calcio, mostrando meno interesse per il football americano, il baseball e il golf rispetto alle generazioni precedenti. In questo scenario si inseriscono anche gli Zillennials, che navigano tra le preferenze sportive della Gen Z e dei Millennials. Questi giovani mantengono un equilibrio tra le nuove tendenze e i valori più consolidati. Per loro, la passione per lo sport non si limita alla visione, ma si estende anche alla pratica, con corsa, nuoto e ciclismo tra le attività personali preferite. Questo riflette una tendenza generale verso sport che combina fitness e divertimento, mostrando come queste generazioni cerchino un equilibrio tra competizione e benessere personale.

In termini di engagement, i marchi hanno un’opportunità d’oro con questi giovani, poiché i prodotti generici non suscitano lo stesso interesse che generano negli adulti più anziani.

Secondo Nielsen Scarborough, i post-Millennials e gli Zillennials sono meno inclini a considerare efficaci i prodotti di marca generica e preferiscono marchi che ritengono sinonimo di qualità. Inoltre, la Gen Z, in particolare, è il 59% più propensa della popolazione generale a connettersi con i marchi sportivi attraverso i social network. Per influenzare gli acquisti di questi giovani, i testimonial famosi hanno un impatto significativo. Gli Zillennials e i Gen Z rispondono positivamente alla sponsorizzazione di atleti, musicisti e attori di fama, rendendo queste collaborazioni cruciali per i Brands.

L’impatto delle celebrità e degli atleti sui Social Network

La testimonianza di una celebrità sui Social può fare la differenza per un giovane nel considerare se acquistare o meno un prodotto. Per i Gen Z e gli Zillennials, le piattaforme come Instagram, TikTok e Snapchat non sono solo strumenti di comunicazione, ma vere e proprie estensioni della loro identità. Qui, essi cercano autenticità e connessioni genuine, ed è proprio in questo spazio che le celebrità possono avere un impatto significativo. Un post o una storia possono raggiungere milioni di giovani in pochi secondi, creando un legame emotivo che le tradizionali forme di pubblicità non possono eguagliare.

Anche le celebrità dello sport, come atleti di fama mondiale, non sono soltanto modelli da emulare, ma simboli di successo, dedizione e autenticità. Quando un atleta famoso sostiene un marchio, non sta semplicemente promuovendo un prodotto; sta trasmettendo i suoi valori e il suo stile di vita. Questo è particolarmente vero per i giovani che vedono in queste figure dei veri e propri eroi moderni. Sponsorizzazioni e collaborazioni con atleti di spicco possono pertanto trasformare un marchio, conferendogli credibilità e aspirazione.