Boom di eventi live in Italia: la nuova regola è divertirsi dal vivo

È ufficiale: preferiamo divertirci “offline.” Dai parchi divertimento ai concerti, dal calcio al teatro, fino agli eventi fieristici, le persone sentono il bisogno di “riconnessione sociale” – come indicano studi di settore e analisi di mercato. Analizzando il rapporto SIAE sul 2023, gli spettacoli dal vivo sono stati la prima scelta nel tempo libero, con un dato destinato a crescere e che promette di superare i 280 milioni di spettatori nel 2024. Scopriamo tutti i dettagli.

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12 Agosto, 2024

Riconnessione umana post-lockdown

Dopo un biennio difficile, il 2022 ha segnato l’inizio della ripresa per il settore dello spettacolo dal vivo, che è fiorito ulteriormente nel 2023 con oltre 3,5 milioni di eventi e una crescita del 14% rispetto al 2022. La spesa complessiva ha raggiunto 4,2 miliardi di euro, un aumento del 37% rispetto all’anno precedente. Matteo Fedeli, Direttore Generale della SIAE, osserva che la pandemia non ha portato a un trasferimento definitivo del pubblico verso il digitale; al contrario, nel 2023, le persone sono tornate in massa nei luoghi di spettacolo tradizionali, con un totale di quasi 265 milioni di ingressi, un incremento del 30% rispetto al 2022. Anche il 2024 si preannuncia proficuo per il settore, con previsioni di superare i 280 milioni di spettatori.

Cinema e Calcio in prima linea

Nel 2023, il cinema ha visto una ripresa notevole con quasi 26 milioni di proiezioni e un incremento del 55% nella partecipazione del pubblico, raggiungendo 74,1 milioni di spettatori nelle sale cinematografiche. Anche il calcio ha avuto un ruolo significativo nella crescita del settore, con oltre 9 milioni di spettatori agli eventi calcistici, un aumento del 46% rispetto al 2022. La Lombardia e il Piemonte hanno ospitato la maggior parte degli eventi, seguite dalla Toscana e dalla Campania, dimostrando una forte passione per il calcio su tutto il territorio nazionale.

Cinema: incassi e costo del biglietto

Nel 2023, l’industria cinematografica italiana ha registrato una crescita degli incassi del 59% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 530,5 milioni di euro. Questo incremento è stato sostenuto dall’aumento del pubblico e dall’inflazione sui costi dei biglietti, che ha portato la spesa media per biglietto oltre i 7 euro. La ripresa del cinema è stata evidente durante la stagione estiva, con successi di blockbuster come “Barbie” e “Oppenheimer” e grazie all’iniziativa “Cinema Revolution” del Ministero della Cultura, che ha offerto biglietti a 3,50 euro per film italiani ed europei. Questo intervento ha portato a un aumento del 117% degli spettatori a luglio 2023 rispetto allo stesso mese del 2022, con ulteriori crescite del 102% ad agosto e dell’84% a settembre. I mesi estivi hanno superato l’affluenza di gennaio e dicembre, solitamente i più attivi. Le prospettive per la fine del 2024 sono promettenti, con una crescita degli incassi stimata a circa 600 milioni di euro. Questo incremento sarà sostenuto dalla stabilizzazione dei prezzi dei biglietti, dall’ampliamento dell’offerta cinematografica e da un aumento del 15% nell’affluenza.

Il Calcio in Italia: Il terzo Genere di spettacolo più popolare

Il calcio continua a dominare il panorama sportivo in Italia, rappresentando l’83,2% degli eventi sportivi nel Paese. Nel 2023 si è posizionato come il terzo genere di spettacolo più popolare in Italia. Con oltre 63.000 eventi calcistici e una frequenza di oltre uno ogni mille abitanti, il calcio ha visto la partecipazione di oltre 28,7 milioni di persone, con una crescita del 20% rispetto al 2019 e un incremento del 45% rispetto al 2022. Sebbene i numeri non abbiano ancora raggiunto i livelli pre-pandemia, quando gli eventi erano più di 100.000, le previsioni per la fine del 2024 sono positive, stimando un ulteriore incremento del 5%.

I costi del Calcio: quanto spendono gli italiani per il loro sport preferito

Nel 2023, il calcio ha rappresentato il 76,1% della spesa complessiva per eventi sportivi in Italia, con un volume d’affari superiore a 611 milioni di euro, secondo solo ai concerti di musica pop, rock e leggera. Questo valore supera significativamente i 450 milioni di euro del 2019. La spesa media per partita è stata di 21,3 euro, con un aumento del 10% rispetto al 2022. Tuttavia, i costi variano tra le regioni: in Lombardia e Piemonte, la spesa media supera i 30 euro, mentre rimane elevata anche in Lazio e Campania. Per la fine del 2024, si prevede un aumento del 7% nei ricavi del settore calcistico, grazie alla crescita della domanda e all’incremento dei prezzi dei biglietti. La spesa media per partita potrebbe raggiungere circa 23 euro, con costi più elevati nelle regioni del Nord.

I ricavi della Serie A

Secondo la 33ª edizione dell’Annual Review of Football Finance pubblicata da Deloitte Sports Business Group, nella stagione 2022/2023 i club della Serie A hanno registrato ricavi per 2,9 miliardi di euro, un aumento del 22% rispetto alla stagione precedente. Questo è in linea con il mercato calcistico europeo, che ha visto un fatturato crescere del 16%, raggiungendo 35,3 miliardi di euro rispetto ai 30,4 miliardi di euro del 2021/2022. Il periodo è stato caratterizzato dalla Coppa del Mondo FIFA 2022 e dal fatto che è stato il primo senza restrizioni Covid-19 dal 2018/2019. I cinque principali campionati europei – Premier League, Bundesliga, LaLiga, Serie A e Ligue 1 – hanno realizzato un fatturato totale di 19,6 miliardi di euro (+14% rispetto alla stagione precedente). Inoltre, i “big five” sono tornati a registrare un utile operativo aggregato di 0,5 miliardi di euro per la prima volta dal 2018/2019, con un rapporto medio salari/ricavi in calo in tutti i campionati. I ricavi da matchday per la Serie A sono aumentati dell’88%, raggiungendo 434 milioni di euro, quelli broadcast del 15%, a 1,5 miliardi di euro, e i ricavi commerciali del 14%, a 0,9 miliardi di euro.

Concerti in Italia: +98% di spettatori e incassi record

Nel 2023, la musica dal vivo ha avuto un ruolo cruciale nella ripresa del settore dello spettacolo, con concerti di artisti di punta che hanno attratto grandi folle. Ad esempio, il live di Vasco Rossi a Trento ha visto la partecipazione di oltre 100.000 spettatori, dimostrando la forza della musica pop e rock in Italia. I concerti di musica leggera hanno registrato un aumento del 98% rispetto ai livelli pre-pandemia, totalizzando 23,7 milioni di spettatori. La riprogrammazione di eventi annullati o posticipati a causa della pandemia ha contribuito a questo boom. Secondo Primaonline, il settore ha visto un incremento del 13,6% rispetto al 2022, quasi raddoppiando i risultati del 2019, con una crescita complessiva dell’88%. Nel 2023, il numero di concerti è salito a oltre 36.000, con un aumento del 16% rispetto all’anno precedente e quasi il doppio rispetto al 2019. Questo incremento è stato sostenuto dalla riprogrammazione degli spettacoli cancellati e i dati preliminari del 2024 suggeriscono che tali numeri potrebbero essere mantenuti.

Aumento degli organizzatori di concerti in Italia: +59% nel 2023

Nel 2023, il numero di organizzatori di concerti in Italia è aumentato del 59% rispetto all’anno precedente. Questo notevole incremento è probabilmente legato agli incassi record del settore, che hanno totalizzato 894 milioni di euro, rappresentando il 92% dei ricavi complessivi del settore musicale. Questo successo può essere attribuito a diversi fattori: un aumento del numero di spettatori, attratti dal desiderio di tornare a vivere esperienze dal vivo dopo le limitazioni imposte dalla pandemia, e l’aumento dei prezzi dei biglietti, con una spesa media per biglietto che ha raggiunto circa 37,7 euro per i concerti Pop e Rock, segnando un incremento del 16,8% rispetto all’anno precedente. Questo livello di spesa è il più alto del settore, circa il doppio di quello per i concerti di jazz e oltre il doppio di quello per la musica classica.

Mostre: +35% di spettatori

Anche il settore delle mostre in Italia ha registrato una crescita significativa, con oltre 78.000 eventi. L’offerta si è concentrata principalmente nelle città capoluogo. La Lombardia ha ospitato oltre 14.800 eventi, pari al 18,7% del totale nazionale, seguita dal Piemonte con 10.600 eventi (13,4%) e dal Lazio con 9.200 eventi (11,7%). Il pubblico delle mostre in Italia ha raggiunto i 16,5 milioni di spettatori, con un incremento del 35,8% rispetto al 2022. Questo aumento è stato sostenuto dalla varietà e dalla qualità delle esposizioni, come la mostra di Van Gogh al Palazzo Bonaparte di Roma, che ha attratto oltre 327.000 visitatori, diventando la quarta esposizione più visitata al mondo nel 2023. Gli incassi nel 2023 sono cresciuti del 52% rispetto all’anno precedente, superando i 153 milioni di euro, un incremento del 19% rispetto al 2019. La spesa media per visitatore è salita a 9,3 euro, con un aumento dell’11,4% rispetto all’anno precedente.

Parchi Divertimento

Nel 2023, i parchi divertimento in Italia hanno registrato una significativa ripresa, con oltre 21.300 spettacoli, un incremento del 14% rispetto all’anno precedente e del 20% rispetto ai livelli pre-pandemici. Il numero di ingressi ha raggiunto i 19,6 milioni, superando leggermente i 19,15 milioni del 2019. Il Veneto e l’Emilia-Romagna sono state le regioni più attrattive, raccogliendo insieme il 41% della domanda nazionale. La spesa totale nei parchi divertimento ha raggiunto i 346,5 milioni di euro nel 2023, evidenziando una crescita sostanziale rispetto ai 266 milioni di euro del 2019. Questo aumento è stato accompagnato da un incremento della spesa media per visitatore, che ha raggiunto i 17,64 euro, con un aumento del 30% rispetto al 2019. In particolare, il Veneto ha guidato la classifica con un fatturato di circa 135 milioni di euro (38% del totale nazionale), seguito dall’Emilia-Romagna con 58 milioni di euro.

Fiere in Italia

Il sistema fieristico italiano ha registrato una significativa ripresa nel 2023, con oltre 10,4 milioni di partecipanti, avvicinandosi ai livelli pre-pandemici del 2019. Tuttavia, il numero di giorni di apertura delle fiere è diminuito del 10% rispetto al 2022, passando da 2.700 a 2.430 giornate. Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio e Veneto hanno concentrato il 60% degli eventi fieristici nazionali. Nonostante la riduzione del numero di eventi, l’affluenza media per evento è aumentata del 30% rispetto al 2022, raggiungendo oltre 4.300 partecipanti per evento. La Lombardia ha visto il maggiore incremento di pubblico, con un aumento del 35% rispetto all’anno precedente, seguita dal Veneto, che ha contribuito con oltre il 10% del dato nazionale. La Campania ha raddoppiato il numero di partecipanti in un solo anno. Il volume d’affari del settore fieristico ha superato gli 80 milioni di euro nel 2023, segnando una crescita del 49% rispetto all’anno precedente.

Lo spettacolo in Italia: differenze tra Nord e Sud

Nel 2023, l’Italia ha vissuto un’esplosione di spettacolo e intrattenimento che ha ridisegnato il panorama nazionale, mettendo in luce tanto i trionfi quanto le disuguaglianze regionali. Con 265 milioni di spettatori, il paese ha visto una forte ripresa, ma il rapporto SIAE sottolinea una netta divisione tra Nord e Sud. La Lombardia si conferma come il centro nevralgico dello spettacolo, attirando ben 56,6 milioni di spettatori e ospitando la maggior parte degli eventi. Le regioni settentrionali e centrali, come Emilia-Romagna, Piemonte, Lazio e Toscana, dominano la scena con eventi di alto profilo e location iconiche come la RCF Arena di Reggio Emilia, lo Stadio San Siro di Milano, l’Autodromo di Monza e il Circo Massimo di Roma. Al Sud, sebbene il numero di spettatori sia in crescita, la distribuzione degli eventi rimane disomogenea. La Campania si distingue con quasi 2,5 milioni di spettatori, in gran parte per lo Sport e grazie al trionfo del Napoli nello scudetto. Abruzzo e Basilicata hanno visto incrementi rispettivamente del 16% e del 27,5%, ma la concentrazione di eventi calcistici è ancora a favore di Lombardia e Piemonte, che gestiscono oltre 25.000 eventi, mentre Sud e Isole ne ospitano meno dell’8% del totale nazionale. In termini di concerti e spettacoli musicali, il Sud sta facendo progressi notevoli. La Basilicata ha registrato un impressionante aumento del 55%, seguita dalla Sicilia con +45%, Calabria con +38%, Puglia con +34%, Liguria con +28%, Marche con +26% e Valle d’Aosta con +23%. Questi incrementi segnalano una crescente vitalità e attrattiva delle regioni meridionali, anche se il divario con il Nord continua a essere significativo.