L’AI nelle piattaforme social, per un’esperienza personalizzata
Uno degli impatti più visibili dell’AI sulle nostre interazioni riguarda il modo in cui viene personalizzata la nostra esperienza sui social media. Infatti, piattaforme come Facebook, Instagram, Twitter, TikTok e LinkedIn utilizzano algoritmi di intelligenza artificiale per analizzare i comportamenti di noi utenti, dai post che leggiamo ai video che guardiamo, passando per i like e i commenti. Questi algoritmi apprendono le nostre preferenze e ci mostrano i contenuti che potrebbero interessarci di più. Questo permette alle piattaforme di farci navigare più a lungo tra le loro pagine.
Per fare un esempio pratico, l’algoritmo di TikTok è noto per la sua capacità di presentare contenuti estremamente pertinenti, spesso su misura per interessi di cui l’utente non era neanche pienamente consapevole. Questo livello di personalizzazione non solo migliora l’esperienza dell’internauta, ma ne aumenta anche il coinvolgimento, trasformando il modo in cui interagisce con i contenuti e in cui scopre nuove informazioni.
Ecco una curiosità
È stato riscontrato che la personalizzazione delle home delle piattaforme, che avviene grazie agli algoritmi AI, può scatenare il fenomeno denominato “echo chamber“: gli utenti sono esposti principalmente a informazioni che confermano le loro opinioni esistenti, limitando così la diversità delle prospettive.
Automazione delle interazioni: dai chatbot agli assistenti virtuali
Un altro modo in cui l’AI sta rivoluzionando le interazioni online riguarda sicuramente l’automazione del servizio clienti e delle comunicazioni attraverso chatbot e assistenti virtuali. I chatbot, alimentati dall’intelligenza artificiale e dalla tecnologia Natural Language Processing (NLP), possono gestire un’ampia gamma di richieste degli utenti, dalle semplici domande frequenti alla risoluzione di problemi più complessi. Questa automazione può rendere il servizio clienti più efficiente (anche se non sempre) e consente alle aziende di offrire supporto 24/7 con l’intento di migliorare significativamente l’esperienza dell’utente.
Piattaforme come Facebook Messenger, WhatsApp e molte altre utilizzano i chatbot per connettere i brand con i clienti in modo più diretto e immediato. Ad esempio, un utente può chiedere informazioni su un prodotto, ricevere suggerimenti personalizzati o completare un acquisto, il tutto senza lasciare l’app. Gli assistenti virtuali, come quelli integrati nei siti web, stanno diventando sempre più sofisticati e in grado di comprendere il contesto delle conversazioni e di adattarsi alle esigenze degli utenti in tempo reale.
In pratica, l’adozione di chatbot e assistenti virtuali può migliorare l’efficienza e anche liberare il personale umano dai compiti ripetitivi per poter concentrare l’attenzione sulle interazioni più complesse e su attività differenti. Con la continua ottimizzazione di questi strumenti, l’automazione grazie all’intelligenza artificiale può rappresentare una nuova frontiera per l’interazione online e per la gestione dell’assistenza clienti.
Gli algoritmi intelligenti che influenzano le nostre decisioni
Gli algoritmi di AI non si limitano a personalizzare i contenuti, ma influenzano attivamente le decisioni che prendiamo online. Dalle raccomandazioni di prodotti sugli e-commerce alle playlist su Spotify, passando per i suggerimenti degli amici sui social media, l’AI sta praticamente diventando anche un consulente invisibile che guida molte delle nostre scelte!
Nel settore del marketing digitale, l’intelligenza artificiale viene utilizzata per identificare i trend e per segmentare gli utenti in base a comportamenti, interessi e dati demografici. Questo permette ai brand di creare campagne pubblicitarie altamente mirate, aumenta le probabilità di conversione e migliora il ritorno sugli investimenti pubblicitari.
La creazione automatizzata dei contenuti grazie all’intelligenza artificiale
Un altro aspetto da considerare quando si parla di AI è la sua capacità di generare contenuti automaticamente. Grazie ai programmi AI avanzati come GPT-4, è ora possibile creare articoli, post sui social media e persino immagini e video con una minima supervisione umana. Questa tecnologia, nota come generative AI, sta aprendo nuove opportunità per i brand e i creatori di contenuti, rendendo la produzione di grandi quantità di contenuti più facile, più rapida ed efficiente.
Anche questo sta cambiando il modo in cui interagiamo online, ma ovviamente anche la creazione automatizzata dei contenuti ha i suoi limiti e solleva preoccupazioni relative all’autenticità e alla qualità dei contenuti. Infatti, se da un lato l’intelligenza artificiale può produrre contenuti di alta qualità, dall’altro può anche generare informazioni imprecise o addirittura fuorvianti. È quindi sempre essenziale il controllo da parte di un essere umano. Solo così si può garantire che i contenuti generati dall’AI siano accurati e in linea con i valori del proprio brand.
L’AI e la moderazione dei contenuti
Infine, è utile sapere che l’intelligenza artificiale si occupa anche della moderazione dei contenuti. Le piattaforme social si affidano sempre più all’AI per rilevare e rimuovere contenuti inappropriati, offensivi e/o dannosi. Questi sistemi di moderazione automatizzata utilizzano il machine learning per analizzare milioni di post e commenti e individuare comportamenti che violano le politiche della piattaforma.
Anche in questo caso, però, l’azione dell’AI non è priva di difetti: gli algoritmi possono commettere errori, rimuovendo contenuti legittimi o lasciando passare post non adeguati. Inoltre, la moderazione basata sull’AI può mancare di sensibilità contestuale, rendendo difficile la distinzione tra i contenuti offensivi e quelli che potrebbero essere culturalmente o contestualmente accettabili.
Il futuro dell’interazione online al pari passo con il progresso dell’intelligenza artificiale
Come abbiamo potuto vedere l’AI è quasi sempre presente nelle nostre interazioni online, ma questo è solo l’inizio. Adesso le lacune e gli errori non mancano, ma con il continuo progresso della tecnologia possiamo aspettarci che l’AI diventi ancora più performante e presente. Dopodiché potrà influenzare ulteriormente il modo in cui interagiamo, consumiamo contenuti e prendiamo decisioni.
Dagli assistenti virtuali – che diventeranno sempre più sofisticati – alle esperienze di realtà aumentata sempre più personalizzate, sicuramente l’AI continuerà a plasmare il nostro mondo digitale. Tuttavia, mentre ci adattiamo a questo nuovo panorama digitale, non dobbiamo dimenticare di rimanere vigili e proattivi. Solo così l’evoluzione dell’intelligenza artificiale potrà avvenire in modo vantaggioso per tutti, proteggendo al contempo l’integrità e l’autenticità delle nostre esperienze online.