Con un approccio trasversale e interdisciplinare, NOOO Talking ha affrontato alcuni dei temi più attuali e rilevanti del nostro tempo, offrendo un’ispirazione concreta ad aziende, agenzie, freelance e studenti.
Abbiamo voluto tenere fede alla nostra promessa iniziale, esplicitata nel manifesto di NOOO Borders poco più di un anno e mezzo fa, ovvero continuare a confrontarci e ridefinirci all’interno di un mondo in costante evoluzione, superare i confini tra settori di appartenenza e competenze ed esaltare le competenze trasversali, gli approcci multidisciplinari e la diversità come ricchezza.
Tutto questo per aiutarci a comprendere il “presente aumentato” che stiamo vivendo e percepire le tensioni culturali e i valori che ci portano verso il futuro.
Abbiamo preparato un recap dei 10 appuntamenti di questa edizione, che si sono aggiunti ai primi sei del 2023, tutti moderati da Alberto Antonello, Brand Manager di NOOO, e ognuno dei quali ha saputo delineare nuovi scenari e stimolare una visione critica della contemporaneità.
Si sono alternati al microfono nei diversi appuntamenti 30 diversi ospiti tra professionisti, manager di aziende e agenzie, content creator, artisti e giornalisti, per un totale di 900 minuti di dialogo e contenuti a voce.
Un ringraziamento alle due location che ci hanno accolto ed ospitato Casetta Zebrina e Arcella Bella, entrambe all’interno di Parco Milcovich a Padova, gestite dal team di Fortissimo.
Future Drinks: nuovi paradigmi di comunicazione per beverage e craft beer
La rassegna si è aperta con un focus sul settore del beverage e della birra artigianale, che negli ultimi anni ha visto un cambiamento radicale delle dinamiche di mercato e di comunicazione. Si è parlato di trend emergenti (tra cui quello No Alcol), nuove strategie distributive e di come l’identità di marca e il packaging possano essere determinanti nel contesto competitivo attuale. Il talk ha offerto preziose indicazioni su come i brand possano distinguersi in un panorama sempre più complesso, con un focus dedicato a tutto il comparto no alcol, che sta acquisendo sempre più quote di mercato. Hanno portato la loro preziosa testimonianza Giuseppe Adelardi (Founder, CEO e marketing manager di idea. food & beverage lab), Alessandro Di Flaviano (Divulgatore scientifico e content creator) e Marco Parolin (Head of Strategy NOOO)
Nell’era della saturazione di mercato, l’identità di marca non è solo un dettaglio: è la birra stessa. Packaging, storytelling e autenticità diventano gli strumenti decisivi per trasformare un prodotto artigianale in un’esperienza culturale capace di creare connessioni emotive e di fidelizzare consumatori sempre più esigenti.
Cosa abbiamo imparato? In un settore ipercompetitivo come quello della birra artigianale, la comunicazione visiva e narrativa è ormai inseparabile dalla percezione del prodotto stesso.
Glocaltelling e social journalism tra informazione, intrattenimento e marketing
Durante l’incontro con Alessandro Pittoni (CEO e Founder Padova Stories) e Leandro Barsotti (Giornalista), abbiamo visto come l’ibridazione tra informazione e intrattenimento sia oggi uno dei format più impattanti nei confronti del pubblico, scoprendo inoltre come le storie locali possano diventare dei veri e propri fenomeni globali. Dal social journalism alle produzioni dal basso, la discussione ci ha mostrato come sia i media più tradizionali che i nuovi creator territoriali e i brand possano intercettare narrazioni autentiche per connettersi con il pubblico in maniera diretta e coinvolgente.
Le storie locali, se raccontate con autenticità e amplificate dai nuovi linguaggi digitali, non sono più periferiche: diventano universali. È l’ibridazione tra informazione e intrattenimento a trasformare i creator territoriali e i brand in catalizzatori di connessioni globali, dove il ‘locale’ diventa il valore distintivo per parlare al mondo.
Cosa abbiamo imparato? Il racconto delle realtà locali, grazie al social journalism e alla produzione dal basso, può superare i confini geografici, trasformandosi in uno strumento potente di engagement e differenziazione sia per i creator che per i brand.
Daniele Doesn’t Matter: un viaggio creativo tra content production, AI e gaming
Con uno storytelling coinvolgente, lo youtuber Daniele Doesn’t Matter ha ripercorso la sua carriera da digital creator, raccontando l’evoluzione delle piattaforme, il ruolo dell’AI nella content production e lo sviluppo del settore gaming. Un appuntamento che ha saputo unire esperienza personale e visione sul futuro, ispirando creativi e professionisti della comunicazione digitale.
Creatività e tecnologia non sono alternative, ma alleate: l’evoluzione delle piattaforme e l’integrazione dell’AI permettono ai creator di sperimentare nuovi linguaggi, trasformando la produzione di contenuti e il rapporto con le community in esperienze sempre più coinvolgenti e interattive.
Cosa abbiamo imparato? La creator economy, l’intelligenza artificiale e il gaming non solo stiano ridefinendo la creatività, ma stiano anche aprendo spazi inediti per innovare lo storytelling e costruire connessioni autentiche.
40 anni di Urban Art: il suo impatto su cultura, società e mercato
L’arte urbana, simbolo di una delle correnti più dinamiche e disruptive dell’arte contemporanea, ha compiuto 40 anni in Europa. Il talk è stato un momento unico, con gli artisti Made514 ed Etnik impegnati nella realizzazione di un’opera in diretta. Una riflessione che ha toccato il valore culturale, sociale ed economico della street art e la sua continua evoluzione. Hanno reso ancora più denso di significato il talk gli interventi di Martina Cavallarin (Curatrice In my name. Above the show) ed Elena Della Bella (Direttrice Job Centre)
La Urban Art ridefinisce il concetto di spazio pubblico, trasformandolo in un luogo di incontro tra espressione artistica, rigenerazione sociale e opportunità economiche, dimostrando che l’arte può essere al tempo stesso atto creativo, strumento di inclusione e motore di sviluppo urbano.
Cosa abbiamo imparato? Il potenziale trasformativo della Urban Art è come un detonatore: non solo espressione culturale, ma anche agente di cambiamento sociale e catalizzatore economico, capace di creare connessioni autentiche tra comunità, territori e mercato.
Future Food: il cibo che verrà
Food tech, sostenibilità, plant-based e food tourism sono stati i protagonisti di questo appuntamento dedicato all’industria del food. Con cinque voci diverse, il talk ha esplorato le innovazioni e le sfide del futuro del cibo, offrendo spunti chiave a chi lavora nella comunicazione e nel marketing di questo settore in continua trasformazione. Sono stati assieme a noi Andrea Zorzi (Titolare Radici Azzurre e socio Atéa Group srl), Michele Chen (Handa Mushi), Giulia Sattin (Content creator Food & Wine), Luca Migliolaro (Esperto Retail Alimentare) e ancora una volta Giuseppe Adelardi (Founder, CEO e marketing manager di idea. food & beverage lab), ora in qualità di moderatore.
Nel futuro del cibo, non sarà più solo il gusto a guidare le scelte dei consumatori, ma l’insieme dei valori che il prodotto rappresenta: sostenibilità, trasparenza e innovazione tecnologica diventeranno gli ingredienti chiave per conquistare il mercato globale e la fiducia delle nuove generazioni.
Cosa abbiamo imparato? Le scelte alimentari si stiano spostando da una logica puramente funzionale o estetica a una dimensione più etica e consapevole, dove ogni brand nel food deve raccontare storie autentiche e coerenti per emergere.
Augmented Podcast: tra audio e video, nuove frontiere del branded content
Il podcast, formato rivoluzionario della cosiddetta aural attention economy, continua ad evolversi. Questo talk ha esplorato l’integrazione tra audio, video e interattività, mostrando come le esperienze multimediali arricchite possano offrire ai brand nuove opportunità di storytelling e connessione con il pubblico. I professionisti coinvolti, Michele Polico (Founder Wtlk), Bruna Crapanzano (Brand & Communication Specialist NeN Energia) e Daniele Fabbri (StandUp Comedian, Sceneggiatore, Fumettista, e Podcaster) hanno condiviso strategie di produzione e interessanti case study.
L’evoluzione del podcast verso esperienze multimediali immersive, che integrano audio, video e interattività, sta trasformando il branded content: non è più solo ascolto, ma una relazione coinvolgente e dinamica. I brand ora possono creare mondi narrativi capaci di catturare l’attenzione e stimolare una connessione più profonda e duratura con il pubblico.
Cosa abbiamo imparato? Il podcast sta diventando uno strumento narrativo sempre più sofisticato, in grado di intercettare l’attenzione frammentata dell’audience e rafforzare il legame con i brand attraverso esperienze multiformato.
Intelligenza Artificiale & Rivoluzione: vecchi e nuovi (algo)ritmi per le nostre vite
In occasione della presentazione di “Tecnologia della Rivoluzione”, libro di Diletta Huyskes, il talk ha voluto affrontare l’impatto delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale sulla società. Un dialogo con la giornalista Jennifer Guerra ha portato alla luce i compromessi storici e culturali del nostro rapporto con la tecnologia, ponendo l’accento su un approccio etico e inclusivo.
L’intelligenza artificiale non è solo una questione tecnologica, ma culturale ed etica: per costruire un futuro sostenibile e inclusivo, dobbiamo riscrivere il nostro rapporto con gli algoritmi, evitando di replicare vecchie disuguaglianze nei nuovi sistemi digitali.
Cosa abbiamo imparato? L’innovazione tecnologica richiede consapevolezza critica, spingendo a riflettere su come le scelte fatte oggi possano influenzare i valori e le dinamiche sociali di domani.
TikTok Unposted: l’evoluzione di formati e linguaggi tra intrattenimento e marketing
TikTok è uno dei fenomeni più influenti del nostro tempo. Questo incontro ha esplorato l’evoluzione della piattaforma, analizzando i formati, l’algoritmo e l’impatto sulle strategie di marketing aziendale. I content creator ospiti Nikola Greku e Niccolò Califano hanno sottolineato come l’autenticità, la creatività e l’adattamento ai trend della piattaforma siano cruciali per il successo. Inoltre, è emerso che i brand devono pensare in modo fluido e sperimentale, utilizzando i formati emergenti e creando contenuti che non siano solo pubblicitari, ma che si integrino perfettamente con l’intrattenimento quotidiano degli utenti di TikTok. In sostanza, l’approccio ideale è quello di comunicare in modo naturale, senza forzare il messaggio pubblicitario, ma anzi cercando di entrare a far parte della cultura e dei trend nativi della piattaforma.
TikTok non è solo una piattaforma, ma un ecosistema culturale che riscrive le regole dell’intrattenimento e del marketing: un luogo dove creatività autentica, algoritmi intuitivi e partecipazione attiva si intrecciano, trasformando sia i creator che i brand in narratori rilevanti per un pubblico globale.
Cosa abbiamo imparato? La centralità del linguaggio visivo e del formato rapido e coinvolgente di TikTok è uno strumento fondamentale per le strategie di marketing. In un contesto in cui i consumatori sono sempre più abituati a contenuti brevi e dinamici, i brand devono adattarsi a un linguaggio autentico e immediato, utilizzando l’algoritmo in modo strategico per raggiungere il pubblico in modo efficace.
I super poteri dello sport: impatto sociale, business e connessioni glocali
L’insight potente che emerge da questo talk è che lo sport ha un incredibile potere di creare ponti tra dimensioni locali e globali, fungendo da strumento di connessione, crescita personale e opportunità economiche. Le storie condivise da protagonisti come Niko Kirwan (Capitano Calcio Padova), Rae Lin D’Alie (Capitana Alama San Martino Lupebasket e campionessa mondiale 3×3), Marco D’Ottavi (Caporedattore Ultimo Uomo) e Arianna Mazzon (Partnerships Activation & PR Specialist Venezia Football Club) evidenziano come lo sport non solo favorisca l’inclusione e la crescita individuale, ma anche come possa diventare un veicolo di visibilità globale per talenti e realtà locali. Inoltre, lo sport offre occasioni per sviluppare brand personali e per innescare nuove dinamiche commerciali, grazie alla sua capacità di attirare l’attenzione di un pubblico diversificato e di stimolare collaborazioni internazionali. In sintesi, lo sport non è solo un campo di gioco, ma un potente motore di trasformazione sociale ed economica che collega le persone e le culture a livello globale.
Lo sport è il linguaggio universale che connette il locale al globale, trasformandosi in un potente catalizzatore di cambiamento sociale e innovazione economica: è il ponte tra tradizioni culturali e nuove opportunità di business.
Cosa abbiamo imparato? Lo sport non è solo intrattenimento, ma un fenomeno capace di generare impatti profondi su coesione comunitaria, empowerment personale e strategie di marketing, unendo storie locali a dinamiche globali in un circuito virtuoso di crescita sociale ed economica.
Nel cuore della Gen Z: content creator, social journalism e professioni del futuro
Torniamo a casa da quest’ultimo talk dell’anno con la certezza che la Gen Z sta ridefinendo completamente il panorama dei media e del consumo di contenuti digitali, spingendo verso un cambiamento radicale nelle professioni legate ai social media, al content creation e al giornalismo.
Grazie al racconto di Luisa D’Amico (Branded Content Specialist Factanza Media), Irene Bosi (Event Director Kalemana Festival, Consultant We Are Marketers, Lecturer IED Milano) e Davide D’Attino (Giornalista Corriere del Veneto), abbiamo scoperto come questa generazione sia alla ricerca di autenticità, personalizzazione e interattività nei contenuti che consuma, e i brand e i creator devono saper rispondere a queste esigenze per rimanere rilevanti.
La Gen Z non segue il cambiamento, lo crea: nel loro mondo digitale l’autenticità è valuta, il social journalism è la nuova voce collettiva, e il lavoro del futuro nasce dall’incrocio tra passioni e piattaforme.
Cosa abbiamo imparato? La Gen Z sta riscrivendo le regole del consumo, della comunicazione e delle professioni, costringendo brand, media e aziende ad adottare linguaggi autentici e strategie fluide per connettersi con una generazione che privilegia il valore reale, la trasparenza e la collaborazione.
Dai trend emergenti alle nuove tecnologie, dalla creatività digitale alle evoluzioni dei formati media, questa rassegna NOOO TALKING 2024, con le sue voci autorevoli e stimolanti, si è confermato nuovamente un punto di riferimento nel territorio, dimostrando ancora una volta quanto sia importante fermarsi a riflettere e dialogare sulle dinamiche sempre più complesse che stanno trasformando il mondo della comunicazione e del marketing.