Le nuove campagne Performance Max e Demand Gen in Google

Nel panorama sempre più dinamico della pubblicità digitale, le strategie offerte da Google si evolvono costantemente per rispondere alle esigenze dei marketer. Due delle soluzioni più innovative e potenti disponibili oggi sono le campagne Performance Max e Demand Gen. Entrambe sfruttano l’intelligenza artificiale e l’automazione per massimizzare i risultati, ma con obiettivi e modalità differenti.

17 Febbraio, 2025 - ~ 3.5 minuti

Le nuove campagne Performance Max e Demand Gen in Google

Le Performance Max offrono un approccio completamente automatizzato, combinando diversi canali in un’unica strategia, mentre le Demand Gen si concentrano sulla creazione di domanda attraverso contenuti visivi coinvolgenti. Per chi si occupa di marketing, capire il funzionamento di queste due soluzioni può fare la differenza nella costruzione di campagne efficaci e profittevoli.

Performance Max: un’unica campagna per tutti i canali

Le campagne Performance Max rappresentano un importante passo avanti nella pubblicità online. Il loro punto di forza è la capacità di integrare diversi formati e piattaforme pubblicitarie in un’unica soluzione ottimizzata. Grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, Google gestisce in automatico la distribuzione degli annunci su Ricerca, Display, YouTube, Discover, Gmail e persino Maps, assicurando che il messaggio raggiunga il pubblico giusto nel momento giusto.

Uno dei principali vantaggi di Performance Max è l’ottimizzazione costante delle campagne. L’algoritmo apprende dai dati raccolti e affina progressivamente le strategie, migliorando la performance degli annunci in tempo reale. Questo significa che gli inserzionisti possono concentrarsi sulla strategia complessiva e sulla creatività, senza dover gestire manualmente ogni aspetto delle campagne.

Dettagli tecnici di Performance Max

Gestione dei feed di prodotti: per gli e-commerce, Performance Max si integra con Google Merchant Center, aggiornando automaticamente i prodotti mostrati negli annunci.

Automazione avanzata: il sistema utilizza il machine learning per ottimizzare la distribuzione degli annunci basandosi su segnali in tempo reale.

Segmentazione del pubblico: Google analizza dati demografici, interessi e comportamenti per massimizzare il rendimento della campagna.

Modelli predittivi: grazie a strumenti di analisi avanzati, il sistema prevede le performance future e adatta gli investimenti di conseguenza.

Testing continuo: gli algoritmi eseguono A/B test automatici per identificare le creatività e i messaggi più efficaci.

Ottimizzazione basata su obiettivi: gli inserzionisti possono impostare obiettivi specifici, come CPA (Costo per Acquisizione) o ROAS (Ritorno sulla Spesa Pubblicitaria), e il sistema adatterà la strategia di offerta in base a tali metriche.

Per le aziende che puntano alla massima efficienza, Performance Max rappresenta una soluzione perfetta. È ideale per e-commerce, in quanto ottimizza la conversione di acquisti online, ma anche per chi si occupa di lead generation o brand awareness, offrendo la possibilità di raggiungere un pubblico ampio e variegato con il minimo sforzo gestionale.

Demand Gen: la potenza del contenuto visivo

Se Performance Max punta a massimizzare le conversioni, le campagne Demand Gen sono pensate per stimolare l’interesse del pubblico nelle fasi iniziali del funnel di vendita. Si basano su contenuti visivi accattivanti e su un targeting avanzato che permette di intercettare gli utenti con maggiore probabilità di interagire con il brand.

Gli annunci Demand Gen vengono distribuiti su YouTube, Google Discover e Gmail, ovvero spazi digitali in cui gli utenti sono più propensi a scoprire nuovi prodotti o servizi. Il formato di questi annunci è altamente creativo e coinvolgente, pensato per catturare l’attenzione e creare connessioni emotive con il pubblico.

Dettagli tecnici di Demand Gen

Targeting avanzato: utilizzo di dati comportamentali per individuare utenti con maggiore probabilità di interazione.

Formati dinamici: supporto per annunci video, caroselli interattivi e immagini ad alta risoluzione.

Strategie di remarketing: possibilità di riconnettersi con utenti che hanno già interagito con il brand, migliorando il tasso di conversione.

Analisi e metriche dettagliate: accesso a dashboard avanzate per monitorare l’efficacia degli annunci.

Segmentazione personalizzata: utilizzo di elenchi personalizzati per indirizzare messaggi specifici a gruppi distinti di utenti.

Integrazione con YouTube Shorts: gli annunci Demand Gen possono essere ottimizzati per formati video brevi, aumentando il coinvolgimento su dispositivi mobili.

L’obiettivo principale di Demand Gen non è tanto la conversione immediata, quanto la costruzione di un interesse e la predisposizione all’acquisto. È una strategia particolarmente efficace per il lancio di nuovi prodotti, promozioni stagionali o per creare una community di utenti attorno a un brand. Grazie all’integrazione con il remarketing, inoltre, si possono riconnettere gli utenti che hanno già interagito con il marchio, aumentando le possibilità di conversione nel lungo periodo.

Errori da evitare nelle campagne Performance Max e Demand Gen

Sebbene queste soluzioni offrano un alto grado di automazione, ci sono alcuni errori comuni che possono compromettere le performance delle campagne:

Uso errato dei budget: un investimento iniziale insufficiente può impedire all’algoritmo di raccogliere dati utili per l’ottimizzazione.

Mancanza di dati e segnali adeguati: per ottenere risultati ottimali, è fondamentale fornire a Google dati accurati sui segmenti di pubblico e sugli obiettivi aziendali.

Monitoraggio superficiale: nonostante l’automazione, è importante controllare le metriche e apportare modifiche strategiche se necessario.

Creatività poco coinvolgenti: gli annunci visivi devono essere ottimizzati con contenuti di alta qualità, specialmente nelle campagne Demand Gen.

Aspettative irrealistiche sui tempi: Performance Max e Demand Gen necessitano di tempo per apprendere e ottimizzare le strategie; interrompere le campagne troppo presto può limitarne l’efficacia.

Scegliere la strategia giusta per il proprio business

Performance Max e Demand Gen rappresentano due approcci diversi alla pubblicità digitale, ma entrambi possono essere utilizzati strategicamente in base agli obiettivi aziendali. Mentre Performance Max è perfetta per chi vuole massimizzare le conversioni con un approccio automatizzato, Demand Gen si rivela un’ottima scelta per chi punta a creare awareness e a coinvolgere il pubblico in modo più narrativo e visivo.

Un approccio vincente potrebbe essere quello di combinare entrambe le strategie. Si potrebbe iniziare con Demand Gen per stimolare l’interesse e la curiosità degli utenti, per poi passare a Performance Max quando si vuole portare l’utente verso la conversione finale. In questo modo, si riesce a coprire l’intero funnel di vendita, sfruttando al massimo le potenzialità offerte da Google.

Le nuove campagne pubblicitarie di Google offrono ai marketing manager strumenti sempre più sofisticati per ottimizzare gli investimenti pubblicitari. Performance Max e Demand Gen sono due soluzioni complementari che, se utilizzate correttamente, possono generare un impatto significativo sulle performance aziendali. Investire in queste strategie significa non solo restare competitivi nel panorama digitale, ma anche offrire esperienze pubblicitarie più efficaci e coinvolgenti per il pubblico di riferimento.

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